Cos'è l'atlante

 

Nel 1877 l'astronomo francese Stephan, osservando visualmente con il rifrattore da 40cm di Marsiglia, scoprì un piccolo e denso gruppo di galassie. Questo sistema, noto oggi con il nome di Quintetto di Stephan, è composto da cinque galassie talmente vicine che le loro immagini si sovrappongono. Alcune di queste sono di per sè straordinarie; appaiono asimmetriche, distorte, con lunghi filamenti di stelle che dipartono da esse disperdendosi nello spazio. Questo sistema è il prototipo di ammassi di galassie oggi conosciuti come "gruppi compatti". 

Nel 1948 l'astronomo americano Seyfert, osservando con il riflettore da 2,5 metri di Monte Wilson, scoprì un gruppo ancora più denso. Si tratta di un sistema di sei galassie, oggi conosciuto come il Sestetto di Seyfert ed è uno dei gruppi di galassie più compatte che si conosca. Le galassie che lo compongono risultano fortemente interagenti, tanto che uno degli oggetti identificati da Seyfert è in realtà un pezzo di una delle galassie staccatosi a seguito di fortissime forze mareali. Dieci anni più tardi si giunse alla conclusione che il gruppo dovesse essere denso e gravitazionalmente legato.

L'interesse per questi due sistemi crebbe quando nel 1961 si ottennero gli spettri delle galassie del Quintetto e del Sestetto. L'analisi spettroscopica rivelò che in entrambi gruppi tutte le galassie eccetto avevano lo stesso redshift, ossia recedevano dalla Terra ad una velocità simile. Tuttavia, la galassia "discordante" nel Quintetto si allontana meno rapidamente delle sue "compagne"; nel Sestetto, invece, si allontana ad una velocità più che doppia.

[pillola di scienza: per via dell'espansione dell'universo la velocità di recessione di una galassia è proporzionale alla distanza della galassia]

Ergo, o la galassia discordante non fa parte del gruppo, o ha un moto proprio elevatissimo, o la pillola di scienza è fantascienza...

Un altro dilemma nacque quando Burbidge e Sargent nel 1971 dimostrarono che la massa stellare delle singole galassie non era sufficiente a tenere insieme il gruppo di galassie.

Ergo, o i gruppi sono instabili (e quindi sono recenti), o contengono una quantità enorme di materia non  visibile...

A metà degli anni settanta divenne chiaro che solo un'osservazione sistematica di questi gruppi compatti di galassie avrebbe potuto far luce su tutto ciò, selezionando con criteri statistici i possibili candidati, da osservare poi con strumenti astronomici d'avanguardia.

Così nacque il catalogo di Hickson, pubblicato nel 1985 e che oggi anche astrofili muniti di piccoli telescopi e un ccd possono ammirare.

 

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