Cometa Hyakutake

 


Il 31 gennaio 1996 la circolare IAU n° 6299 annunciò la scoperta visuale, con un binocolo 25x150, di una cometa, da parte dell'astrofilo giapponese Yuji Hyakutake. Quando la cometa C/1996 B2 Hyakutake fu scoperta, di magnitudine 11, ben pochi avrebbero scommesso sulla sua spettacolarità. Ma appena l'orbita venne confermata, fu subito chiaro che la cometa sarebbe passata vicinissima alla Terra, ad una distanza di 0,1 unità astronomiche, ossia circa 15 milioni di km. E così fu.

 

Ad un passaggio così ravvicinato, la cometa divenne incredibilmente spettacolare ad occhio nudo e nei giorni intorno al 24-25 marzo regalò una fugace pirotecnica apparizione. Con una coda di gas di circa 40-50° gradi quelle notti furono memorabili e per un'intera generazione di amanti del cielo questa divenne la "cometa del secolo". Il suo veloce movimento tra le stelle poteva essere notato dopo pochi minuti, così come il colore verde-azzurro della chioma.

 

Curioso ricordare che la scoperta della C/1996 B2 avvenne qualche settimana dopo la prima scoperta di Hyakutake, la C/1995 Y1, nella stessa zona di cielo! Yuji Hyakutake è scomparso nel 2002.

   

Questo è il diario osservativo di una grande cometa. Le descrizioni tecniche delle immagini sono sulle foto stesse

1996 18-25 aprile    Comet Tracker (15cm Schmidt-Newtonian, f/3.6), spedizione in Tunisia

 

 

18/4: era appena passato un fronte che aveva portato una leggera pioggia, per cui il cielo risulatava trasparente. Abbiamo osservato nei pressi di Gabes. La coda della cometa appariva visibile per circa 20° ad occhio nudo. La coda di gas e di polveri sembravano essersi ravvicinate rispetto alla sera del 16 aprile.

 

19/4: eravamo nei pressi di Zaafrane, a SW di Douz. Cielo buio salvo inquinamento locale delle oasi, peraltro basso. Inizialmente ventoso, poi nulla; tasso di umidità elevato e qualche passaggio di cirri. Ottima postazione per gli aspetti logistici, forse non ottimale per il cielo. La cometa appariva con una chioma perfettamente sferica e con circa 20° gradi di coda.

 

20/4: abbiamo osservato nei pressi di Matmata, su una collina di circa 400m. Il cielo appariva migliore, meno inquinato all'orrizzonte. Forte vento per tutta la notte e manacnza di appoggi logistici. Seeing sempre molto buono. Ultimo saluto alla cometa Hyakutake e primo sguardo alla cometa Hale-Bopp

1996 16 aprile     Telescopio Dobson 35cm f/6.4, Passo San Marco

Nella chioma si nota ancora il colore verde/azzurra dalla parte opposta alla coda ed attorno al nucleo. Leggera colorazione giallo/rosa della chioma in prossimità dell'inizio della coda. 

La coda ad occhio nudo misurava circa 15°-20° gradi. L'estensione della coda era osservabila anche con il cercatore 9x60 del telescopio. Con il binocolo di Roberto, 20x80, è netta la separazione tra coda di gas e polveri (si aprono a V); si nota anche con il binocolo 12x50. Lieve effetto stereoscopico alterando in visione diretta e distolta i primi tre gradi coda, quasi un effetto "blink". 

Stupendo l'effetto tramonto dietro il Passo San Marco, con la coda che usciva dalla cima della montagna, tipo effetto "geyser", dopo il tramonto della chioma. 

1996 - 22/24 marzo    DATI SALIENTI sul massimo avvicinamento della cometa

CODA: 15° gradi la sera del 22/3; 25° gradi la sera del 23/3; 35°-40° gradi la sera del 24/3 (ad occhio nudo). Con il telescopio la sera del 22/3 ho seguito la coda a 56x per circa l'80% della sua lunghezza.

CHIOMA: diametro apparente tra 1°-2° gradi, ben condensata anche se a occhio nudo non appare il nucleo stellare. Al telescopio l'intero campo è un chiarore.

COLORI: il colore della chioma appare verde/azzurro e giallognolo il nucleo.

1996 24 marzo   Cervinia

Il 24/3 per evitare il pericolo di nebbia, abbiamo deciso di andare a Cervinia. Siamo arrivati nel primo pomeriggio ed abbiamo girovagato per un pò per il paese alla ricerca di una postazione. Abbiamo trovato un albergo, Cime Bianche, con un terrazzo ben esposto, che ci ha dato il permesso allo stazionamento della strumentazione. La sera c'era tutto l'albergo a vedere la cometa, inclusa la figlia dei proprietari (tale Chantal).

La serata era molto buona e la cometa uno spettacolo indescrivibile. La coda si estendeva dal timone del Carro Maggiore fino alla Vergine, per circa 40° di lunghezza. La chioma molto luminosa, al telescopio appariva di una colorazione verde/azzurra, mentre il nucleo giallognolo. Nel telescopio si vedeva per circa 15' il getto principale. Con il binocolo 20x80 la coda era un susseguirsi di irregolarità e "trecce". Si vedeva bene un "detachment" a circa 5° gradi dal nucleo. Suggestiva l'immagine della cometa mentre transitava in prossimità dello zenit, al mattino. Uno spettacolo indimenticabile! Incredibile!

1996  23 marzo   Torgnon

La seconda sera (23/3) a Torgnon, nel parcheggio dell'area pic-nic, c'erano circa una trentina di soci del Circolo con relativi accompagnatori. La serata è iniziata bene, buona trasparenza e ottimo seeing, poi è terminata per nebbia. 

Indescrivibile l'evoluzione della coda, allungatasi di circa 10° gradi rispetto alla sera precedente. La luminosità della chioma era tale da penetrare la nebbia, come le stelle più luminose.

1996 - 22 marzo   Telescopio Dobson 35cm f/6.4, Champorcher

Dopo due mesi di ospedale e convalescenza per la peritonite, finalmente esco a rivedere le stelle e... arriva la cometa del secolo (?)! Che spettacolo!

La prima sera (22/3) in condizioni di favonio, quindi con forte passaggio di nuvolosità bassa, appena l'abbiamo vista sbucare dalle nubi a circa 8° gradi da Arturo, abbiamo urlato di gioia e stupore. Una chioma luminosa ed enorme (circa 1°), la coda che si estendeva per circa 15°, nei rari momenti di sereno. Ad ogni ripresa con il ccd di Roberto, od osservazioni con il binocolo, erano espressioni incontenibili di stupore. La cometa era talemente luminosa che è stato uno degli ultimi oggetti a sparire prima dell'alba col chiarore del cielo.

 

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